ARRESTO A JESOLO PER SPACCIO DI DROGA
10/01/2016
Erano da poco passate le 18.00 di ieri sera, quando un equipaggio della sezione Anticrimine del Commissariato di Jeseolo, in quel momento in servizio di controllo del territorio a bordo di un’autocivetta, notava – in località Cortellazzo – un individuo sospetto nei pressi di una farmacia. Quest’ultimo, in piedi accanto ad uno scooter di grossa cilindrata, stava calzando un passamonatagna di colore scuro. Immaginando un probabile intento delittuoso, gli agenti procedevano al controllo del soggetto, chiedendo allo stesso di togliere il passamontagna e di esibire un documento d’identità personale. In realtà non c’è stato bisogno di ottenere alcun documento d’identità dal giovane (che tra l’altro nemmeno aveva con sé), dato che i poliziotti jesolani lo hanno riconosciuto immediatamente per tale Hsini Haithem, cittadino tunisino di 25 anni, in Italia senza fissa dimora e clandestino. Il giovane, infatti, era stato già arrestato dagli stessi agenti 5 anni fa, sempre a Jesolo, per un episodio di tentato omicidio doloso aggravato, per il quale aveva scontato una pena detentiva fino al novembre 2014. Sottoposto a perquisizione, si accertava che in una tasca del giubbotto il giovane deteneva una confezione di sostanza additiva alimentare denominata “mannitolo”, che è comunemente usata, oltre che per scopi alimentari, anche per essere mescolata alla cocaina pura per aumentarne la quantità e confezionarne singole dosi. I poliziotti, ricordandosi dell’ultimo domicilio utilizzato del giovane, si portavano sul luogo (un appartamento sempre in località Cortellazzo), trovandovi all’interno anche una quarantenne italiana, convivente del soggetto. Mentre gli agenti iniziavano l’attività di perquisizione domiciliare, il 25enne tunisino saliva velocemente le scale che portavano al piano superiore dell’abitazione: qui, dopo avere afferrato un involucro posto su un tavolino, apriva una finestra sul tetto e lo gettava al di fuori, nell’evidente tentativo di non farlo trovare ai poliziotti. Uno degli operatori però, visto quanto stava accadendo, riusciva con un movimento fulmineo ad uscire dalla stessa finestra e a recuperare l’involucro prima che lo stesso, rotolando sul tetto spiovente, si precipitasse a terra disperdendosi. Il pacchetto risultava contenere una sostanza polverosa bianca, che al successivo esame del narcotest si rivelava essere cocaina allo stato puro, per un peso complessivo di 27,50 grammi. Inoltre, in casa venivano recuperati (e sottoposti a sequestro) anche i seguenti “attrezzi del mestiere”: un’altra confezione di mannitolo, un bilancino di precisione, una forbice da elettricista, un passino in ferro con tracce di polvere bianca, sacchettini e guanti in cellophane, 2 accendini, un piattino in metallo con l’effige della foglia di marijuana. Condotto presso gli uffici del Commissariato di via Pietro Sassaro, emergeva che lo stesso soggetto annoverava numerosi precedenti penali e provvedimenti d’arresto tra questa provincia e Padova per reati in materia di stupefacenti e immigrazione clandestina. Inoltre, dopo essre entrato illegalmente in Italia attraverso uno sbarco a Pantelleria nel 2009, era stato espulso dal T.N. nell’anno successivo. Nella tarda serata, al termine degli atti redatti a suo carico ed in considerazione della sua reiterata condotta criminale nel corso del tempo, il 25enne tunisino è stato posto in stato d’arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, mentre non si sono riscontrate responsabilità a carico della convivente italiana. Infine, è stato condotto presso il carcere veneziano di Santa Maria Maggiore a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.