Una visita al cimitero monumentale di Fortogna, nel bellunese, per rendere omaggio ai 2mila morti della tragedia del Vajont, che ci riporta in quel drammatico 9 ottobre del 1963. E poi, nel pomeriggio, al teatro comunale di Belluno, l’incontro con i sindaci e i volontari della protezione civile dei comuni colpiti dall’ondata di maltempo dello scorso autunno.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato questa mattina in Veneto come da programma, alla presenza del governatore del Veneto Luca Zaia e dal sindaco di Longarone Roberto Padrin. Partito da Roma, è atterrato all’aeroporto trevigiano di Istrana. Il Capo dello Stato, all’interno del cimitero, ha incontrato i superstiti e i parenti delle vittime.
Dopo il sorvolo in elicottero della diga, il presidente Mattarella si è recato a Belluno, presso il teatro comunale, gremito in ogni ordine di posto e alla presenza di 350 bambini. A tutti, di fronte agli occhi, il tornado “Vaja” dello scorso 29 ottobre. Ha incontrato i volontari della protezione civile che si sono adoperati al ripristino dei boschi distrutti. Assieme a loro anche i primi cittadini di quei territori che prontamente si sono adoperati per reagire alla calamità.