Nei primi nove mesi e mezzo il numerò è già di 153mila richiedenti asilo, un numero che potrebbe facilmente salire da qui a fine dicembre visto anche gli ultimi sbarchi nel meridione. I dati sono forniti dal Viminale e fotografano la complessità di un problema che si acuisce: nuovi soggetti che arrivano, disponibilità che latitano, prefetture che spingono per l'accoglienza diffusa e Comuni che nella maggior parte dei casi rispondono no agli appelli.
Secondo il Ministero dell'Interno l'Unione europea che avrebbe dovuto sgravare l’Italia attraverso 40 mila ricollocamenti in realtà ne ha smistati la miseria di 1318. Calcoli alla mano meno dell'1% di quelli arrivati.
Un altro dato su cui riflettere e che viene fotografato dai 1318 richiedenti asilo ricollocati. Sono quasi tutti siriani. Sempre stando ai dati del Viminale, dei 145mila immigrati sbarcati a fine settembre quelli che hanno fatto richiesta di asilo sono stati appena 85.000 richieste asilo e su 70mila richieste finora esaminate quelle che hanno ottenuto il riconoscimento di rifugiati sono solo 3.590, ovvero il 5%.