Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato a larga maggioranza, con un solo astenuto, senza voti contrari, la proposta di Piano Triennale di massima 2019-2021 di iniziative ed interventi nel settore dell'immigrazione, già licenziata dalla Sesta Commissione.
"E' uno strumento di programmazione fondamentale", spiega il presidente della sesta commissione, Alberto Villanova, "nell'ambito del quale vengono delineate le linee di azione regionale volte a coordinare le iniziative già esistenti, cercando di migliorare la governance generale del "sistema integrazione" e identificando chiare priorità di azione per il triennio.
L' obiettivo generale del Piano, fa sapere Villanova, è quello di promuovere la coesione e lo sviluppo della comunità regionale residente, debellando ogni forma di discriminazione e realizzando politiche di accoglienza, integrazione e rispettose dei diritti umani, sensibili alle condizioni di svantaggio e fragilità dei gruppi beneficiari, sinergiche rispetto alle esigenze e coerenti rispetto ai valori condivisi dalla popolazione ospitante.
Verrà consolidato il pluriennale percorso intrapreso assieme agli attori del territorio, andando a rafforzare e mettere a sistema le esperienze di maggiore successo, favorendone il trasferimento a livello territoriale attraverso pratiche di mutuo apprendimento e miglioramento. "E' fondamentale -conclude Villanova- che chi vuole integrarsi e vivere in Italia conosca e rispetti le nostre leggi e costumi e per questo è importante la programmazione regionale in materia di immigrazione. I veneti non sono razzisti, storicamente hanno sempre accolto gli stranieri, ma solo quelli che hanno voluto veramente integrarsi e costruirsi un futuro nel nostro territorio. L’integrazione passa per la scuola ed è quindi naturale che nel Piano prevediamo percorsi formativi per i figli degli immigrati. Ma è fondamentale il rispetto delle regole, su questo no deroghiamo né abbiamo cambiato idea”.