Durerà fino a domani la fase di tempo istabile che da ore sta imperversando tra Veneto e Friuli Venezia Giulia. Il clima, tipicamente autunnale, è dominato da una perturbazione che già ieri aveva dato dei segnali di peggioramento, divenuti via via sempre più costanti.

Il risultato è un ritratto con piogge, anche forti, in pianura e neve in montagna.

In Veneto la coltre bianca ha fatto capolino attorno ai 1000metri sulle Dolomiti e ai 1400 metri sulle Prealpi. Persiste, sui due versanti, l'allerta gialla per il pericolo valanghe anche nei prossimi giorni. Oltre i 1500 metri potrà essere in locale aumento fino al grado quattro su una scala di cinque.

Il culmine dell'ondata di maltempo è previsto nell'arco tempotrale compreso tra oggi pomeriggio e domani mattina. Venti di bora sulla costa adriatica e stato di attenzione per il corso dei fiumi Basso Piave-Sile-Bacino Scolante in laguna. Livenza, Lemene e Tagliamento sotto ai livelli di guardia. Nel veneziano. Così come nel vicino pordenonese, non ci sono stati interventi particolari e non si segnalano, fino ad ora, situazioni di criticità. A farla da padrona è una pioggia continua, che sembra riportarci a fine ottobre.

Prima di mercoledì il tempo non darà segnali importanti di miglioramento. Per la bella stagione, quindi, ci vorrà ancora un po' di pazienza.