La preziosa opera, Il Cristo Crocefisso, che risale alla fine del Trecento, conservata dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia, ha lasciato la Laguna per venire imballata e trasferita a Jesolo. A seguire le fasi di preparazione al “viaggio” era presente a Venezia il sindaco di Jesolo Valerio Zoggia oltre alla direttrice del Museo delle Gallerie Paola Marini, l’assessore al turismo della Città di Venezia Paola Mar e Giuseppe Artesi, studioso di storia locale, che ha realizzato la scoperta dell’antica appartenenza del crocefisso alla chiesa di Cavazuccherina. «Riportiamo a casa il nostro figliol prodigo – ha detto il sindaco – E la cosa ci fa un enorme piacere.
Poter esporre per tre mesi quest’opera conservata in maniera esemplare nella chiesa di San Giovanni Battista in un periodo estivo e quindi di grande affluenza rappresenta per tutti gli jesolani un orgoglio e anche una strada verso quello che può essere un tipo diverso di turismo, quello culturale e religioso, presente nelle corde della nostra città. Grazie a Giuseppe Artesi che ha fatto questa grande scoperta dopo lunghe ricerche, grazie alle Gallerie dell’Accademia per come hanno conservato l’opera e grazie anche al Patriarcato di Venezia e a mons. Francesco Moraglia che venerdì sera sarà presente alla prima estensione del crocefisso a Jesolo».
«Nel 1889, a seguito di lavori di restauro e ristrutturazione, il parroco della chiesa di Jesolo di allora, vendette ad un commerciante milanese il crocefisso che da secoli era stato conservato nella parrocchia di Cavazzucherina – ha poi spiegato la direttrice Paola Marini – I documenti d’archivio raccontano che l’opera fu sequestrata, poiché la vendita risultò illegale e fu oggetto di un procedimento del regio Tribunale che dispose di affidarla alle Gallerie dell’Accademia che la conservò nei depositi. Oggi siamo molto felici anche noi di poterla far esporre nel suo luogo naturale, cioè Jesolo, e in un periodo di grande afflusso turistico».
A trasformare il sogno in realtà ha contribuito soprattutto l’associazione “Mons. Giovanni Marcato” nell’ambito di un percorso dedicato alla riscoperta della storia e delle radici culturali di Jesolo. L’opera ha dimensioni importanti (m 2,10 di altezza x m. 1,50) e riveste notevole importanza storica e artistica, pur non essendo del tutto integra. Non c’è certezza sul nome dell’autore ma solo delle ipotesi sulle quali stanno ancora lavorando sia le Gallerie dell’Accademia che lo stesso Giuseppe Artesi. Venerdì 10 giugno alle 20.30 nella chiesa di San Giovanni Battista a Jesolo Paese la prima esposizione alla presenza del Patriarca di Venezia mons.Francesco Moraglia.