Il ricordo deferente è del presidente della Regione Luca Zaia, in occasione dell’anniversario della tragedia del Vajont, che costò a Longarone (Belluno) circa 2 mila vittime e un paese in gran parte ridotto al nulla.
“Chi visita oggi queste valli – prosegue Zaia - vede chiara la volontà dei suoi abitanti di conservare la memoria di ciò che hanno subito, ma anche e soprattutto di guardare avanti. La ricostruzione non è stata solo quella edilizia, ma è stata anche di una comunità fortemente ancorata alla sua identità locale, all’appartenenza territoriale basata sulle esperienze di vita e sui ricordi, sulle relazioni sociali ed economiche”.
“Il Vajont – aggiunge Zaia - ha significato morti, famiglie distrutte, case spazzate via, danni immani e oggi più che mai, anche se sono passati decenni da quei tragici eventi, ha reso evidente che la messa in sicurezza del territorio deve rappresentare una priorità. Il Vajont resta in questo senso una lezione tremendamente attuale e un richiamo che vuole fare da cassa di risonanza ad un grido di disperazione per troppo tempo inascoltato”.
“Ecco perché oggi come ieri è importante ricordare – conclude il presidente veneto - e contribuire a fare in modo che anche le generazioni più giovani, che non hanno visto, possano percepire la portata sconvolgente di quanto è accaduto”.