Il presidente Zaia ha sottolineato che si è di fronte ad una situazione di crisi generalizzata del sistema bancario, di cui i casi di Veneto Banca e della Banca Popolare di Vicenza sono solo la punta dell’iceberg. E’ difficile oggi disegnare un futuro per gli istituti di credito – ha aggiunto – ma, al di là delle responsabilità di chi ha creato le condizioni per arrivare a questo punto che sarà la magistratura ad appurare, ogni sforzo dovrà essere messo in campo per garantire la tenuta del sistema bancario, anche sul piano occupazionale, e quella delle imprese che alla banche si rivolgono per l’accesso al credito.
Nel corso dell’incontro Patrizia Geria, direttore generale di Neafidi società cooperativa di Confindustria che presta garanzia sui finanziamenti a breve e medio-lungo termine, ha illustrato una bozza di piano che prevede alcuni filoni di intervento subito attivabili, una volta calibrati per renderli compatibili con la situazione di crisi, a favore delle imprese in difficoltà in seguito alle richieste di rientro dei fidi da parte delle banche: il ricorso al fondo centrale di garanzia, coperto da fondi statali; la riassicurazione regionale attraverso Veneto Sviluppo e i Confidi per le aziende che non possono accedere al fondo centrale e, inoltre, il ricorso ai fondi antiusura.