Nei tre mesi del 2018 il commercio estero regionale continua a correre: il fatturato estero delle imprese venete supera i 15 miliardi di euro, registrando una crescita superiore ai quattro punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2017.
Il dato è evidenziato dal numero di luglio del "Bollettino socio-economico del Veneto - I principali dati congiunturali", il periodico trimestrale realizzato dagli uffici del Sistema Statistico della Regione che analizza gli indicatori di congiuntura maggiormente rappresentativi della situazione veneta.
La pubblicazione regionale offre una sintetica panoramica dei principali dati disponibili da fonti ufficiali. Gli indicatori presi in considerazione sono relativi al contesto nazionale, al Prodotto interno lordo del Veneto, all’andamento delle imprese, all’interscambio commerciale, al mercato del credito e immobiliare, al turismo, alle dinamiche del mondo del lavoro, a quelle della popolazione e della società, ai giovani e all’istruzione, all’agricoltura e al vino, alla mobilità e ai trasporti, all’ambiente e all’energia.
A trainare l’export veneto sono i settori della meccanica, della moda e dei metalli. Tra i mercati di destinazione, si registra il sensibile aumento delle vendite verso la Germania, la Francia e la Spagna.
Per quanto riguarda il Prodotto Interno Lordo veneto, la crescita nel 2017 è superiore alla media nazionale. La domanda interna si sta muovendo dalla situazione di ristagno degli anni post crisi: i consumi delle famiglie salgono dell’1,5% e per gli investimenti si stima un rialzo del 3,9%. Il risultato del 2017 è attribuibile ad una buona performance dell’industria veneta, che rimane competitiva e registra un aumento del valore aggiunto del 2%, ad una buona crescita dei servizi (+1,6%) e alla ripresa del settore edilizio (+1,4%). Nelle previsioni del 2018 la ripresa dovrebbe proseguire con una variazione del +1,7%