Dopo le riunioni inerenti l'immigrazione clandestina, il business della prostituzione e il traffico illecito di organi, i componenti del Presidio affronteranno, durante l'incontro che si svolgerà venerdì 29 aprile alle ore 20.45 presso la sede dell'associazione (via A. Moro n. 88, Portogruaro), la questione del traffico illecito di rifiuti. Questo tipo di crimine ambientale, che si configura nel contesto delle cosiddette “ecomafie” frutta annualmente 15 miliardi di euro alla criminalità organizzata e, oltre ad essere una delle attività più redditizie per le mafie, è anche una delle le più pericolose. La rilevanza del fenomeno è spesso sottovalutata dalla politica e dai principali mezzi d'informazione. Basti pensare che nel 2014 il giro d'affari collegato alla criminalità ambientale è cresciuto del 47% rispetto all'anno precedente e che gli “ecoreati” accertati nello stesso anno sono stati 29 293 (più di ottanta al giorno).