Due noccioli di pesca mettono in discussione l’età di Venezia

Secondo uno studio statunitense i primi insediamenti a Venezia potrebbero avere 200 anni in più di quel che si pensava, portando l’età di Venezia a 1300 anni e non più 1100.

Due noccioli di pesca mettono in discussione l’età di Venezia

 

A pubblicare la scoperta su Antiquity sono stati gli archeologi della Colgate University di Hamilton, puntando su due noccioli di pesca ritrovati sotto il pavimento a mosaico della Basilica di San Marco.

 

La presenza dei noccioli, sottoposti alla prova del carbonio per stabilirne l’età, secondo lo studio universitario, certificherebbe una nascita anticipata della città. Finora quella ufficiale forniva come data l’828 dopo Cristo, con i primi insediamenti di San Marco.

 

Secondo il Chronicon Altinate il primo insediamento a Venezia si registrò sulla Riva Alta, quindi in zona Rialto il 25 marzo del 421, giorno che ancora si festeggia come il compleanno della Serenissima, e in quella data si consacrò la chiesa di San Giacometo (anche se studi recenti la collocherebbero in epoca ben più tarda, attorno al 1100), mentre la basilica di San Marco lo fu nell'828.

 

Ora però i due noccioli di pesca rinvenuti a 4,2 metri di profondità rimettono in discussione le datazioni. Vicino ad essi, poi, sarebbero stati rinvenuti anche resti di ceramica e metallo, e secondo gli studiosi questa potrebbe costituire la prova che già al tempo si stava cercando di creare terra abbastanza asciutta per edificare la città.