I Carabinieri di Venezia hanno dato corso ad un ordinanza applicativa della misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di due persone, gravate da numerosi precedenti penali, ritenute responsabili a vario di titolo dei reati di truffa, furto aggravato, minaccia a pubblico ufficiale e sostituzione di persona.
I soggetti in questione, in prossimità degli approdi dei vaporetti adibiti al trasporto pubblico di linea, in più occasioni cedevano in maniera fraudolenta ad ignari viaggiatori, titoli di viaggio illecitamente posseduti. La truffa avveniva soprattutto in piazzale Roma, luogo principe degli snodi veneziani.
Nei guai sono finiti un romano di 47 anni e un calabrese di 59 anni, finiti in carcere dopo esser stati ritrovati per l'ennesima volta ad operare a Venezia nonostante un divieto imposto.La banda sabotava le biglietterie automatiche, ostruendo le fessure dalle quali dovevano fuoriuscire i ticket una volta acquistati da ignari turisti che, ovviamente, non riuscivano a prelevare i biglietti.
In altre circostanze oltre il danno anche la beffa, allorché i biglietti venduti ai turisti o erano già scaduti di validità o in altri casi acquistati con le agevolazioni per portatori di handicap e poi rivenduti a prezzo pieno, con la conseguenza inevitabile che gli ignari visitatori di Venezia se sottoposti a verifica da parte dei controllori della Actv venivano anche sanzionati per avere un titolo di viaggio scaduto o non corrispondente alla propria categoria.