I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Venezia e dell’Arma Territoriale, a seguito di un’articolata e prolungata attività investigativa hanno recuperato il dipinto raffigurante “San Giovannino”, attribuito a pittore del XVII-XVIII secolo, posto in vendita presso una casa d’aste genovese, come copia tratta da un originale del noto pittore spagnolo Bartolomeo Estavan Murillo (Siviglia 1617 - Cadice 1682), conservata al Museo del Prado di Madrid.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brescia, scaturiscono da una serie di controlli, a larga scala, effettuati dai militari del Nucleo di Venezia, su beni d’arte in vendita presso case d’aste nazionali ed estere, nonché presso esercizi commerciali di settore e mercatini antiquariali. Proprio dalla comparazione dell’immagine di un dipinto commercializzato da una casa d’aste ligure, con quelle contenute nella Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti, il più completo database di opere d’arte esistente al mondo, gestita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, si notava la grande similitudine con un dipinto, asportato nel maggio del 1999, da una cappella privata di un’importante villa in provincia di Pordenone.
Le attività investigative dei Carabinieri del Nucleo TPC di Venezia, con la collaborazione dei militari della Stazione di Sacile (PN), di Prata di Pordenone (PN) e di Sabbio Chiese (BS), permettevano di accertare che il bene rubato era di proprietà di un facoltoso collezionista pordenonese, deceduto, che aveva denunciato il furto di vari dipinti, solo alcuni fotografati, costituenti l’arredo della cappella privata dedicata alla “Madonna del Rosario”, annessa alla propria villa settecentesca.
Una volta sequestrato il dipinto è stato sottoposto a valutazione degli storici dell’arte della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna i quali, dopo un attento esame tecnico effettuato attraverso l’utilizzo della lampada di Wood e lo studio di alcune riproduzioni fotografiche d’archivio, hanno confermato la perfetta corrispondenza dell’opera sequestrata con quella trafugata.
Per la ricettazione del dipinto, il cui valore è di circa 80.000,00 euro, sono state segnalate alla competente Autorità Giudiziaria tre persone.