Nella notte tra venerdì e sabato gli artificieri della questura sono intervenuti a Venezia per far brillare una borsa abbandonata a ridosso delle impalcature nei pressi della Manifattura Tabacchi a piazzale Roma, dalla quale si accede ai nuovi Uffici giudiziari.
A dare l'allarme, segnalando la presenza di una borsa abbandonata a ridosso delle impalcature, è stato un agente penitenziario in servizio al vicino carcere di Santa Maria Maggiore. Attivata la procedura, gli agenti specializzati in esplosivi - verso le 3 di notte - hanno colpito con un potente cannoncino ad acqua la borsa.
Dentro: un modem, una pompa per gasolio, un tubo in ferro. Solo giovedì, due giorni fa, era stata un'urna cineraria incredibilmente abbandonata vicino all'altare della basilica della Salute a far scattare il sistema d'emergenza. Un protocollo, quello legato all'antiterrorismo, divenuto ormai quotidiano, in una città, quella di Venezia, al centro ormai di quasi un allerta al giorno.
Qualche anno fa, di fronte ad una valigia abbandonata, chiunque si sarebbe girato dall’altra parte. Ora, invece, ogni oggetto non può essere sottovalutato perchè dentro potrebbe esserci il nemico principale della nostra quotidianità.
