Questo è il bilancio raggiunto da inizio 2020 dai carabinieri del Nucleo natanti di Venezia, impegnati, tra le varie attività, anche a fronteggiare il famoso commercio di merce contraffatta, sempre in voga nel capoluogo lagunare, meta ogni anno, in tutti i 12 mesi, di centianaia di migliaia di turisti. Nel corso dei servizi di controllo del territorio, inoltre, partendo da alcuni accertamenti svolti presso diversi negozi del centro cittadino, è stata individuata nel comune di Quarto d’Altino, una grossa attività commerciale, gestita da cittadini cinesi, presso la quale sono stati sequestrati moltissimi articoli in vendita, circa 50.000 pezzi, tra oggetti per la casa, utensili da lavoro, materiale di cancelleria, tutti non conformi alle normative nazionali e comunitarie di settore. Al gestore è stata applicata anche la sanzione amministrativa prevista in questi casi.
Ma tra i reati più diffusi, fanno sapere dal comando provinciale, ci sono quelli contro il patrimonio: infatti, in circa 15 giorni, sono state denunciate, a piede libero ed in diversi interventi, tre persone, due uomini ed una donna, responsabili di furto o tentato furto ai danni di due supermercati e di un bar, tutti ubicati nel centro storico cittadino. Preziosa, come sempre, è stata la collaborazione dei cittadini. Un quarto uomo, invece, è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale ed oltraggio, dopo che, sotto l’effetto di sostanze alcoliche, all’interno di un ostello di Giudecca, aveva iniziato a infastidire clienti e dipendenti della struttura, che si sono visti costretti a richiedere l’intervento dei carabinieri.