Sono 663 le persone identificate dalla polizia ferroviaria nel corso dell'ultimo week-end a Venezia. La due giorni è stata caratterizzata da un grande afflusso a seguito delle attese manifestazioni del Carnevale 2020.
Gli agenti hanno operato nelle stazioni di S. Lucia e Mestre con i normali dispositivi e anche grazie a smartphone che consentono il controllo in tempo reale dei documenti, coniugando la finalità di sicurezza con la rapidità degli accertamenti e le esigenze dei viaggiatori. Tra sabato e domenica sono stati impiegati, in particolare nella stazione di Venezia S. Lucia, complessivamente novanta operatori, dei quali alcuni in abiti civili, che hanno svolto mirati servizi antiborseggio per contrastare i furti a danno dei viaggiatori, sia nello scalo ferroviario che a bordo treno. Trentanove le pattuglie impiegate.
Anche nella stazione di Padova l’operato del personale ha dato risultati importanti: l’intensificazione dei controlli, infatti, ha consentito di emanare tre Daspo urbani nei confronti di alcuni stranieri, mentre cinque minori, sempre di nazionalità straniera, sono stati rintracciati e nuovamente affidati alla comunità di provenienza. Settantatré le persone che sono state sottoposte ad identificazione.
Al contempo, nel weekend, sono proseguiti i servizi di scorta sui treni, anche a lunga percorrenza, con l’identificazione di ventotto persone, nonché i pattugliamenti automontati lungo la linea ferroviaria. Nella stazione di Venezia S. Lucia, gli operatori, in occasione dei festeggiamenti della manifestazione internazionale del “Carnevale di Venezia 2020”, hanno allestito il nuovo gazebo per promuovere la diffusione del Progetto “Train to be cool”.