Con la giornata di formazione per gli interpreti, in corso all'ospedale di San Donà di Piave, è entrata nel vivo l’organizzazione della medicina turistica della Ulss4.
<<Le località afferenti a questa Azienda sanitaria – ricorda il direttore generale Carlo Bramezza – l'estate scorsa hanno registrato oltre 21 milioni di presenze turistiche e di queste il 71% costituite da turisti stranieri. Da tale quadro emerge che una efficace assistenza medico/sanitaria per turisti di lingua non italiana può essere erogata solo in presenza di una mediazione linguistica>>. <<Voi svolgerete dunque un'attività molto importante – ha detto Bramezza agli interpreti - comunicare i problemi del paziente al medico di turno, e così facendo contribuirete a massimizzare il risultato della cura e probabilmente a far rimediare una vacanza funestata da qualche incidente o problema fisico>>.
Gli interpreti saranno riconoscibili dalla maglietta d'ordinanza “Staff interpreti”. Tredici di loro hanno già svolto questa attività gli anni scorsi e costituiscono una squadra ormai consolidata, per tutti gli altri è un'esperienza nuova e nella nelle prime quattro giornate di lavoro saranno affiancati dai colleghi “senior”.
Il servizio di interpretariato dei PS e nei PPI sarà attivo dalle ore 8 alle ore 20, in 2 turni di 6 ore; negli altri orari (e nelle 24 ore) sarà disponibile un servizio di interpretariato telefonico da remoto che fornisce la traduzione di 21 lingue. Oltre a questo è stato confermato per l'estate 2020 anche il servizio di video-interpretariato professionale in lingua dei segni per pazienti sordi, sempre nei PPI e nei PS del litorale. Il servizio si chiama “Veasyt Live” ed è curato da VEASYT srl, spin-off dell'Università Ca' Foscari Venezia. L'Ulss 4 è stata la prima in Italia a introdurre l’interpretariato in lingua dei segni nella sanità pubblica.