In Veneto vi è un’importante diminuzione del fenomeno dei furti di opere d’arte (-29%): i luoghi più colpiti risultano essere le abitazioni private e gli edifici di culto. Lo si evince dai dati forniti dai carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale di Venezia, che hanno presentato l'attività operativa 2018.
Sotto il profilo preventivo è stata ulteriormente intensificata l’attività di controllo alle aree archeologiche (+11%), delle aree tutelate da vincoli paesaggistici e monumentali (+16%), controlli ad esercizi antiquariali e gallerie d’arte (+77%) e controlli a mercati e fiere antiquariali (+192%).
L'ultima operazione, nell’ambito dell’attività di contrasto e repressione dei reati in materia di contraffazione di opere d’arte, ha portato al sequestro di un dipinto olio su tela “Gitana” firma in rosso a sinistra di “A. Mancini”, fine XIX sec. ed un dipinto su carta “Il Veggente” firma in rosso a sinistra “A. Mancini”, fine XIX sec., poiché dagli accertamenti esperiti sulle due importanti opere si è appurato che le stesse erano falsamente attribuite all’artista Antonio Mancini.
In campo nazionale il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale è stato protagonista della disarticolazione di numerose associazioni criminali, operanti sia in Italia e all’estero che ha consentito di arrestare complessivamente 34 persone e deferirne 1.195 all’Autorità Giudiziaria, recuperando oltre 56.434 beni culturali, tra oggetti antiquariali, archivistici, librari, archeologici e paleontologici nonché opere false.