Sessanta persone sono state arrestate in una vasta operazione internazionale alla quale ha preso parte la guardia di finanza di Venezia in Belgio e Germania. Assieme alle forze dell'ordine locali sono stati sequestrati 620 kg di cocaina, pronta per essere immessa sul mercato europeo e italiano, 13 armi da fuoco e oltre 1milione di euro in contanti.
Individuati e chiusi 6 laboratori clandestini, utilizzati secondo le indagini come luoghi adibiti alla raffinazione e alla preparazione della droga: all'interno anche diverse tonnellate di sostanze da taglio.
Trovati orologi di lusso, opere d'arte, oro e 60 veicoli di grossa cilindrata, possibili proventi del narcotraffico. Sequestrati inoltre 300 metri cubi di tabacco, pronto per essere trasformato in sigarette di contrabbando.
All'operazione, resa nota oggi ma avvenuta martedì di questa settimana, hanno preso parte 1400 unità operative tra agenti italiani, belgi e tedeschi, con la fattiva partecipazione dei militari del Gico di Venezia, presenti sul posto.
Il blitz ha origine dal sequestro di 22 kg di cocaina eseguito proprio dai finanzieri del capoluogo lagunare nei confronti di un soggetto di origine araba fermato in Veneto come sospetto jihadista. Era lui, secondo gli investigatori, che gestiva l'arrivo in Italia della cocaina grazie alla collaborazione dei fornitori esteri localizzati in Belgio e associati ad altri soggetti dimoranti nella vicina e confinante città tedesca di Aquisgrana.
Dietro all'organizzazione sono stati individuati due albanesi dimoranti a Bruxelles, che con la collaborazione di alcuni connazionali sono accusati di gestire i traffici di droga tra Sudamerica, Nord Europa e Italia. Nell'arco delle vari operazioni le forze dell'ordine hanno sequestrato oltre 170 Kg di cocaina che, se immessa al consumo in Italia, avrebbe fruttato alle casse dell’organizzazione oltre 17 milioni di euro.