TRUFFE ONLINE: 9 PERSONE DENUNCIATE DAI CARABINIERI DI SACILE

TRUFFE ONLINE: 9 PERSONE DENUNCIATE DAI CARABINIERI DI SACILE
Shopping online, 9 persone denunciate dai carabinieri della stazione di Sacile con l'accusa di truffa aggravata in concorso. I carabinieri per identificare i presunti truffatori hanno svolto pazienti indagini, fatte di acquisizioni di ingenti dati della compagnie telefoniche, accertando ancora una volta come purtroppo, a fronte di offerte convenienti, sulle piattaforme di vendita online si possono nascondere venditori poco corretti che inducono le ignare vittime ad accreditare somme di denaro talvolta anche ingenti, rendendosi irreperibili una volta ricevuto il pagamento della merce pattuita che poi non verrà mai recapitata.

Nel primo caso finiti nei guai un 25enne di Treviso, un 41enne di Mira, un 52enne di Pianiga e un 53enne di Venezia, sulle cui maglie era caduto un 33enne di Sacile che si era affidato ad un sito di annunci online per acquistare un veicolo storico Fiat Uno Turbo al prezzo, sottocosto, di 1500euro, accreditando il denaro in quattro tranche a favore dell'intestataria di una carta poste pay.

Un altro caso ha riguardato invece un 33enne di Brugnera attratto in un sito da un proposta di vendita di una piscina fuori terra al prezzo di 300euro. L'uomo ha accreditato l'importo senza mai ricevere il bene. In questo caso, ad essere denunciato, sono stati un 29enne di Città Sant'Angelo e un 43enne di Pescara.

Poi una 34enne di Brugnera che aveva versato la somma di 350euro a titolo di caparra per una casa vacanze a Grottamare: denunciato un 41enne di Frignano.

Un 22enne di Brugnera, invece, era stato attirato sempre su un sito di annunci da 4 cerchi in lega per la propria auto, versando 430euro su una carta poste pay risultata intestata ad un 59enne di Prato, che si è poi reso irreperibile. Anche lui è stato denunciato, così come un 27enne di Potenza, che ricevuta la somma di 600euro da un 43enne di Sacile per alcuni cerchi per auto si era volatilizzata dopo il versamento.

L'aggravante di queste truffe è la distanza tra il luogo di commissione del reati e il luogo dove si trova l'acquirente del prodotto online. I carabinieri consigliano di verificare per quanto possibile i dati del venditore, preferendo il pagamento in contrassegno che, a fronte di costi aggiuntivi, avviene solo dopo l'effettiva consegna dell'ordine da parte del corriere, diffidando di prezzi particolarmente vantaggiosi.