TRUFFE INFORMATICHE SCOPERTE DAI CARABINIERI DI SPILIMBERGO

Quattro persone sono state denunciate dai carabinieri di Spilmbergo con l’accusa di aver attuato, in concorso, una truffa informatica nei confronti di un noto bar del posto, con ricevitoria Sisal scommesse. Il fatto risale allo scorso giugno, ma i carabinieri, attraverso una paziente indagine informatica, sono riusciti ad identificare il gruppo , due pakistani e due friulani, che avevano ingegnosamente posto in essere la presunta attività truffaldina.

 

Secondo la ricostruzione dei militari dell’arma i due pakistani, un 27enne e un 39enne, entrambi residenti a Napoli, avevano contattato il bar e spacciandosi falsamente per un operatore Sisal avevano  richiesto alla commessa in turno in quel momento di eseguire delle operazioni di verifica dal terminale, guidandola passo-passo sulla tastiera e una volta indotta in errore avevano fatto in modo che venisse effettuata un’operazione di versamento di denaro, distogliendo parte dell’incasso in temporaneo deposito a vantaggio di un 23enne residente a Cividale del Friuli, intestatario di deposito Postepay, che ad ogni incasso provvedeva a riversare le somme a favore di un uomo di Udine, 53 anni, intestatario di altro conto corrente postale.

 

Attraverso queste ripetute e rapide induzioni in errore sono stati fatti numerosi bonifici e ricariche per quai 3mila euro. Il titolare, una volta informato di quanto stava accadendo, insospettito si è rivolto ai carabinieri, che hanno fatto partire le indagini. È emerso che l’ultimo truffatore udinese del gruppo, dopo la incamerazione degli euro li convertiva inCriptovalute informatiche per conto terzi, rendendosi responsabile di intermediazione finanziaria abusiva.

 

Un altra truffa di questo tipo è stata scoperta sempre dai carabinieri di Spilmbergo. Un pensionato del posto, 63 anni, dopo aver fatto un’inserzione per vendere un vecchio ciclomotore di proprietà è stato contattato da un uomo di 47 anni, cinese, che mediante una contrattazione telefonica era riuscito a raggirare e confondere l’inserzionista che con la scusa di eseguire un controllo sulla possibilità di fare un versamento telematico sul suo conto corrente per procedere all’acquisto , di fatto lo induceva in errore facendogli fare una operazione inversa, cioè di invio di denaro. Soldi che poi venivano inviati nel deposito Postepay di un secondo complice, un camerunense di 37 anni, residente a Venezia, che a sua volta, incamerata la somma di mille euro, subito la girava in favore di un altro conto intestato ad un terzo complice, un mantovano di 39 anni residente a Vigodarzere. Sono stati tutti denunciati.