A Natale si è tutti più buoni ma bisogna sempre stare all'erta perchè la truffa può essere dietro l'angolo, soprattutto ai danni dei soggetti più deboli, come gli anziani. Una fascia della popolazione che anche nel pordenonese, di recente, è stata oggetto di comportamenti truffaldini che hanno favorito la sparizione di migliaia e migliaia di euro.
Casi in cui vedove, casalinghe e pensionate hanno ricevuto telefonate da sedicenti avvocati o finti esponenti delle Forze dell’Ordine, i quali hanno chiesto ed ottenuto dalle povere ignare signore somme di denaro contante (fino a 3000/4000 €) ovvero oggetti preziosi, sempre giustificando l’urgente richiesta con allarmismi solitamente rivolti ad evitare “ripercussioni legali” nei confronti di un figlio/parente, riferitamente incappato in asserite violazioni di legge quali incidenti stradali con colpa o comunque in situazioni per lui pregiudizievoli, ma di fatto inesistenti, così inducendo la vittima a prelevare subito il danaro presso un istituto di credito.
Per questo motivo i carabinieri della compagnia di Pordenone, come già ricordato in occasione di svariati incontri con i cittadini organizzati sul tema, ci tengono a ribadire alcuni consigli utili per non cadere nella trappola. Nessun appartenente alle Forze dell’Ordine è legittimato a richiedere o ritirare somme di denaro o altre utilità da chicchessia e che, qualora si ricevessero preliminari telefonate di questo tipo, è necessario informare immediatamente le varie stazioni dei militari del territorio oppure telefonare al 112 al fine di una pronta verifica e per gli opportuni interventi di competenza, cercando di fornire agli operanti più indicazioni utili possibili (aspetto, segni particolari, abbigliamento, inflessione dialetto, tipo e targa autovettura, etc..).
Accorgimenti che possono evitare spiacevoli episodi e che al contempo aiutando, e non poco, i tutori dell’ordine nelle indagini per risalire ai malviventi.