Sono passati 365 giorni esatti dalla strage terroristica parigina, dove 130 persone morirono a seguito dei seguaci dell'Is. Una carneficina rivendicata che ferì anche 413 persone.
Tra le vittime, Valeria Solesin, la ricercatrice veneziana alla Sorbona, morta nel massacro al Bataclan. Già il Bataclan, che oggi riapre con un live di Sting ripartendo da dove ci si era fermati, dalla musica rock.
E domenica, mentre si scopriranno targhe e si elencheranno i nomi di tante persone uccise, soprattutto giovani e giovanissimi, al Canal Saint-Martin, luogo di ritrovo "cult" dei ragazzi parigini, si accenderanno migliaia di lanterne.
Da quel 13 novembre 2015 il mondo ha di nuovo voltato pagina, come l'11 settembre 2011 in America o gli assalti al quotidiano satirico Charlie Hebdo. E che dire poi della strage di Nizza. Protocolli di sicurezza innalzati, controlli strategici aumentati e servizi di intelligence tra nazioni. Ma l'incubo del terrorismo incombe e nessuno può dirsi immune.
