Gli agenti infatti, a seguito di un minuzioso controllo del territorio eseguito su un'area residenziale di Via Castellana, hanno riscontrato la presenza abusiva di un'officina meccanica a cielo aperto, in totale assenza di autorizzazioni ambientali ed amministrative.
Quando gli operatori di Polizia Locale si sono recati sul posto hanno trovato autovetture smontate, in attesa di riparazione, attrezzature per il sollevamento dei veicoli, ricambi depositati al suolo e contenitori colmi di olio motore esausto.
Al riscontro in loco è quindi seguita l’identificazione dei due quarantenni di nazionalità nigeriana, i responsabili dell'attività di autoriparazione.
Questa operazione ha consentito anche agli agenti di individuare l'origine dell'inquinamento delle acque di un fossato affluente al fiume Sile, segnalato ripetutamente negli ultimi mesi dai residenti della zona.
L'olio esausto dei veicoli riparati infatti, percolava nel fossato adiacente all'officina abusiva, costituendo un grave pericolo per l'ecosistema fluviale.
Il Nucleo Tutela Territorio, rilevato il reato ambientale, ha quindi provveduto a mettere in sicurezza l'area con conseguente intimazione di pulizia e bonifica dei luoghi.
I gestori dell'attività abusiva sono stati infine denunciati a piede libero per la violazione della normativa in materia ambientale e per la gestione illecita dei rifiuti, nonché sanzionati con un verbale da 5.000 euro, a fronte dell'esercizio dell'attività abusiva di autoriparazione.