“Campionessa infinita, che ha saputo emozionare, sorprendere ed essere di esempio per tutti, come atleta e come donna, distinguendosi per l’impegno, la dedizione e la capacità di risollevarsi che l’ha portata ad imporsi a livello mondiale”. Questa la motivazione con cui è stato assegnato a Federica Pellegrini quest’oggi (sabato 11 gennaio) nella Scuola Grande di San Giovanni Evangelista a Venezia il premio “Leone del Veneto” voluto dal Consiglio regionale del Veneto sin dal 1999 per onorare i cittadini veneti o di origine veneta che si sono particolarmente distinti nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell’economia, della finanza e in attività professionali, sociali e umanitarie, come ha rammentato il presidente Ciambetti nel suo discorso introduttivo all’evento. “Oggi, in verità, è tutto il Veneto che si stringe on emozione e ammirazione attorno alla sua campionessa.
Federica Pellegrini è la prima donna a ricevere in assoluto questo riconoscimento – ha detto Ciambeeettiii - assegnato nel corso di questa legislatura due altre volte, la prima a Federico Faggin, inventore del micro-chip e della tecnologia touch che hanno cambiato la nostra vita, e poi allo scrittore Ferdinando Camon. Penso che con il premio a Federica Pellegrini si inauguri una nuova stagione che vedrà protagoniste molte donne in una Regione dove, del resto, la figura femminile ha sempre svolto un ruolo eccezionale. Anche solo pensando allo sport, mi permetto di rammentare che le prime medaglie olimpiche vinte dall’Italia appunto nel nuoto le dobbiamo alla padovana Novella Calligaris e sempre nel medagliere olimpio penso alle venete Sara Simeoni, Gabriella Dorio, Antonella Ragno per non parlare di Bebe Vio.
Ma dopo l’Acqua Granda del novembre dello scorso anno il Leone del Veneto assegnato alla nostra campionessa assume una nuova valenza e non solo in virtù del legame tra Federica Pellegrini, Venezia e l’acqua, non solo per la bellezza e l’armonia che esse esprimono suscitando giusta ammirazione ovunque, ma anche per il coraggio, la voglia di rinascere, l’impegno a ritornare ad essere sé stesse nonostante le difficoltà: mai, come quest’anno, il nostro Leone del Veneto è espressione e simbolo di Venezia e del nostro territorio che non s’arrendono davanti anche alle situazioni più difficili nelle quali spesso danno il meglio di sé. Venezia ha passato un mese difficilissimo con una sequenza incredibile di punte massime di acqua alta eccezionale: ogni volta la città è rinata. Ecco, la grande lezione che giunge da Federica Pellegrini è proprio questa: nello sport, come nella vita, non esistono scorciatoie, non c’è doping che tenga, casomai c’è tanta fatica, tanto impegno e la capacità di affrontare le prove più complesse. Federica – ha concluso Ciambetti - oltre che di Venezia e del Veneto, è anche il simbolo di tante donne oltre che di tutti quegli atleti che negli sport minori, grazie appunto a tanta fatica e passione, raggiungono con la maglia della nazionale azzurra risultati eccezionali a livello internazionale”