Blitz della polizia di stato di Pordenone nei Compro Oro, revocata dal Questore la licenza di un'attività cittadina. Gli uomini del commissariato, nei giorni scorsi, sono intervenuti ispezionando tre realtà locali nell'ambito di alcuni controlli messi in atto in questo momento di emergenza sanitaria.
In un caso gli agenti hanno riscontrato irregolarità a rilevanza amministrativa e penale. La conservazione della documentazione per garantire l’accessibilità ai dati è stata giudicata inidonea dagli ispettori, tant'è che non sono state reperite neanche le schede più recenti in ordine all’oro ricevuto.
Nella cassaforte dell'esercizio commerciale sono stati poi scoperti 8 sacchetti in nylon contenenti catenine, collane, braccialetti, spille e ciondoli: tutti monili non registrati, riferiti essere bigiotteria, ed in alcun modo riconducibili ai proprietari.
La polizia è tornata il giorno seguente per un più accurato controllo, scoprendo come in un controsoffitto dell'attività fossero nascosti altri monili in oro, che la polizia ha accertato essere stati ricevuti in due date della seconda metà del mese marzo, e quindi durante il periodo di chiusura disposto dal precedente Decreto sul Covid-19 da un uomo pordenonese gravato da precedenti specifici di polizia per reati contro il patrimonio.
I monili scoperti nella cassaforte e quelli nel controsoffitto, per un peso totale di circa 200grammi, sono stati sottoposti al saggio di metalli preziosi, che dava esito positivo risultando essere materiale in oro e argento e non bigiotteria.
La titolare dell’impresa individuale e la collaboratrice sono state indagate in stato di libertà’ in ordine al reato di ricettazione in concorso.
Il Questore della Provincia di Pordenone Marco Odorisio ha disposto, in via d’urgenza, la revoca della licenza di Pubblica Sicurezza, provvedimento eseguito questa mattina dalla polizia di stato.