Al culmine di una lite che ha coinvolto due connazionali romeni, operai della Fincantieri di Marghera, verso le ore 5 del mattino, il più giovane dei due, un 28enne ha colpito mortalmente con un fendente alla gola il coinquilino, 38enne. L’arma del delitto sarebbe un coltello da cucina. Ancora da chiarire i motivi che hanno portato all’omicidio.
A lanciare l'allarme sarebbe stata una terza persona, testimone oculare di 41 anni, anch'egli di nazionalità romena, che avrebbe allertato un quarto in grado di parlare l'italiano. A quel punto la chiamata disperata al 118. Giunti sul posto insieme ai carabinieri, però, i sanitati del Suem non hanno potuto far altro che constatare il decesso della vittima.
I rilievi sulla scena del delitto, sono stati effettuati dai militari della compagnia di Mestre e della tenenza di Mira, con il supporto dei colleghi del nucleo investigativo di Venezia.
Da chiarire dunque, la causa della lite, ma intanto è stato appurato che i due si trovavano nella camera da letto al momento del fatale diverbio.
L’arma del delitto è stata ritrovata dalle forze dell'ordine nel corso dell'ispezione della casa, mentre l'assassino si trovava nel giardino dell'abitazione quando sono intervenuti i militari dell'Arma, e al momento dell'arresto non avrebbe opposto alcuna resistenza.