La Polizia non si ferma. L’impegno nelle misure di contenimento del contagio da coronavirus, che vede impiegate ogni giorno numerose pattuglie della Questura di Venezia, non ha interrotto le altre attività degli Uffici che, adottando tutte le misure di protezione per gli operatori, continuano ad essere operativi. Ieri gli agenti del Commissariato PS di Mestre, adottando tutte le opportune cautele del caso, hanno eseguito un ordine di carcerazione per la reclusione di 2 anni e 4 mesi nei confronti un cittadino italiano,49 anni, di origini campane e residente a Mestre.
L’uomo era stato arrestato nel 2017 a seguito di una rapina a mano armata avvenuta in una tabaccheria di Zelarino, durante la quale, in concorso con un'altra persona, era riuscito ad impossessarsi di circa 2000 euro. Nonostante la fuga, gli operatori della Squadra Volante erano riusciti immediatamente a ricostruire l’accaduto e a rintracciare il rapinatore, già con precedenti segnalazioni per reati contro gli stupefacenti e contro il patrimonio. In attesa della conclusione del procedimento penale, lo stesso era stato sottoposto a diverse misure cautelari quali detenzione domiciliare e, successivamente, obbligo di firma.
Divenuta definitiva la condanna il 28 febbraio 2020, la Squadra Anticrimine del Commissariato di Mestre, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Venezia, ha proceduto all’esecuzione della misura detentiva.