La prima forma sarebbe di natura virale, l'altra batterica. Il primo caso riguarda un bambino di qualche mese, ricoverato per febbre e segni di interessamento meningeo. Gli accertamenti, eseguiti subito dopo il ricovero, hanno permesso di identificare immediatamente la natura virale della malattia. Il bambino ha presentato un rapido recupero ed è stato dimesso dopo alcuni giorni di osservazione.
Il secondo caso riguarda un neonato di pochi giorni, con importante meningite batterica in un quadro di infezione invasiva generalizzata. La diagnosi è stata posta immediatamente dopo il ricovero, ed è stata istituita una terapia antibiotica dimostratasi efficace già dopo poche ore. Il bambino è tuttora ricoverato per proseguire le cure; le sue condizioni sono in rapido miglioramento.
Si tratta, in entrambi i casi, di malattie non diffusibili nella popolazione e non sono richieste misure profilattiche particolari. Attualmente è prevista la vaccinazione anti meningococco C nei bambini che abbiano compiuto un anno di età, mentre è consigliato un richiamo con vaccino tetravalente per gli adolescenti. Mentre per i bambini è a pagamento l'anti meningococco B.