Per questo motivo le forze dell'ordine, in particolar modo la guardia di finanza, sono al lavoro per ispezionare tutti i movimenti che ad una prima istanza possono essere considerati sospetti. E solo in provincia di Padova sarebbero stati negli ultimi cinque anni ben trenta.
Questo certamente non significa che siano legati ad operazioni terroristiche ma la funzionalità dei money tranfer, negli ultimi attentati terroristici, ha ricoperto un ruolo certamente non sottovalutabile. È successo per le Torri gemelle, per il Bataclan e anche per la strage all’aeroporto di Bruxelles.
Gli sportelli censiti, secondo quanto riporta "Il Mattino di Padova" sono stati ben 104. La città euganea, tra le altre cose, ospita la comunità musulmana più grande della regione e forse dell'intero nordest: gli investigatori, quindi, stanno battendo anche quelle piste per individuare, prima che sia troppo tardi, movimentazioni di denaro che potrebbero essere collegate a piste sospette. E in questo senso la guardia di finanza ha creato un gruppo speciale per il contrasto al terrorismo internazionale.
Anche le fiamme gialle, quindi, operano strategicamente nel contrasto al terribile fenomeno in un momento in cui, tra le altre cose, anche la vigilanza dei porti italiani, da nord a sud, viene potenziata da parte della guardia costiera.
Il livello di allerta, in una scala di tre, è passato dal primo al secondo livello.