CORRUZIONE E TURBATIVA D'ASTA: TRE ARRESTI A VENEZIA

Le accuse mosse dalla Procura di Venezia sono quelle di corruzione e turbativa d'asta, con appalti pilotati da un dirigente commerciale di Veritas, società attiva nel veneziano nello smaltimento dei rifiuti.

CORRUZIONE E TURBATIVA D'ASTA: TRE ARRESTI A VENEZIA

 

Un'inchiesta, come ha avuto modo di spiegare oggi il Procure Adelchi d'Ippolito, nata quasi per caso dopo esser venuti a conoscenza, nel corso di un'altra indagine, di un famoso "Mister 2%".Tre persone sono finite questa mattina in manette: trattasi dell'amministratore commerciale di Veritas Claudio Ghezzo e due imprenditori: Sabrina Tonini (Planeco, in provincia di Padova, in carcere) e Enzo Busato (fratelli Busato Autotrasportatori, di Preganziol, agli arresti domiciliari).

Secondo l'accusa mossa dalla Procura di Venezia, Ghezzo avrebbe incassato mazzette per oltre 150 mila euro per pilotare a favore delle due società appalti per il gigantesco ammontare di 67 milioni di euro a fronte di lavori per 120 milioni, assegnati da Veritas tra il 2009 e 2015.

Complessivamente, sono indagate altre 11 persone - altri dirigenti Veritas - per abuso d'ufficio: si sta verificando se abbiano controllato quel che avrebbero dovuto verificare, mentre le "regalie" milionarie venivano messe a segno. Il Nucleo di Polizia tributaria di Venezia  ha già sequestrato al terzetto beni per 302 mila euro, pari all' illecito profitto conseguito dalle persone coinvolte.