Due fratelli nomadi, di minore età, di Aviano sono stati condotti in comunità a Fermo e Massa Carrara dopo l'applicazione, da parte dei Tribunale per i minori di Trieste, della misura cautelare personale individuata dal centro per la giustizia minorile di Venezia.
Il provvedimento è stato eseguito nella notte dai carabinieri. I due, già sottoposti alla misura cautelare personale dell'obbligo della permanenza in casa (dopo aver scontato alcuni mesi di collocamento in una comunità per minorenni di Trieste), hanno ripetutamente violato le prescrizioni imposte allontanandosi dalla loro abitazione e rendendosi irreperibili. Ma anche scagliando pietre nei confronti della nonna materna, procurandole lesioni e minacciando di incendiare la roulotte dei loro stessi parenti.
La coppia aveva perpetrato un furto, lo scorso 2 luglio, nell'abitazione del sindaco di Aviano e tra fine giugno e i primi di luglio aveva più volte dato alle fiamme l'abitazione di un residente di 63 anni. I carabinieri erano riusciti ad individuarli, mettendoli di fronte alle loro responsabilità. L'autorità minorile aveva ritenuto come i due non avessero assolutamente compreso il senso della limitazione cautelare e del processo penale a loro carico. Da lì la decisione del collocamento in comunità.