Sostenibilità ambientale in Friuli Venezia Giulia: Pordenone spicca rimanendo il capoluogo più virtuoso in regione, ma scende dal podio nella classifica nazionale, passando dal terzo al quinto posto. Guadagnano invece posizioni Trieste, al 12° posto della graduatoria, seguita da Udine al 13° e da Gorizia, fanalino di coda in regione, ma 32^ tra i 105 capoluoghi italiani censiti. Sono alcuni dei risultati emersi dal rapporto “Ecosistema Urbano”, stilato da Legambiente con l’istituto ricerca Ambiente Italia e la collaborazione de Il Sole 24 Ore, e giunto quest’anno alla 28^ edizione. Gli indicatori presi in esame riguardano sei componenti ambientali: aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia, e i dati raccolti si riferiscono al 2020.
Tra i valori migliori, a Pordenone, quelli relativi alla raccolta differenziata – con performance in questo caso da podio a livello nazionale -, alla dotazione di verde, all’utilizzo di energie rinnovabili e all’incremento, seppure lieve di percorsi ciclabili. Anche a Trieste si è registrata una crescita della quota della raccolta differenziata e sono migliorati gli indicatori per la produzione di rifiuti pro capite e per la potenza installata di impianti solari su edifici di proprietà comunale. Buoni i dati sui rifiuti anche a Udine, mentre a Gorizia la percentuale di raccolta differenziata, pari al 64,3%, rimane – anche se di poco - al di sotto del 65% fissato come obiettivo di legge.
Da notare alcuni fattori che accomunano tutti e quattro i capoluoghi: se da un lato sono migliorati i valori del biossido di azoto nell’aria, dall’altro sono aumentate le polveri sottili e ultrasottili. E ancora, i consumi idrici e il tasso di motorizzazione sono elevati in tutta la regione, mentre si è registrato un crollo dell’utenza del trasporto pubblico; quasi tutte ricadute del lockdown. Stando al commento di Legambiente Pordenone, “si deve e si può fare di più, a partire dalla riduzione delle emissioni. Le sfide che ci attendono per migliorare la qualità e la resilienza del sistema urbano e l’adattamento ai cambiamenti climatici richiedono una forte azione da parte dell’Ente locale e dell’intera comunità”.