POPOLAZIONE, SAN DONÀ AL SUO MASSIMO STORICO

Non siamo mai stati così tanti. In tempi di crollo delle nascite, la popolazione di San Donà di Piave raggiunge il suo massimo storico.

POPOLAZIONE, SAN DONÀ AL SUO MASSIMO STORICO

Gli ultimi dati validati, al 31 ottobre, riportano che siamo 41.842, cento in più rispetto all’inizio dell’anno. La crescita è costante mese dopo mese. A tirare la volata soprattutto il centro e i quartieri a ridosso, compresa Mussetta, passati dai 35.017 abitanti di gennaio ai 35.164 di settembre.


Questo nonostante il saldo naturale tra nascite e morti si confermi purtroppo negativo, in linea con una tendenza nazionale ed europea. Sono state 104 le nascite e 119 le morti nel secondo quadrimestre dell’anno, tra maggio e agosto. La differenza, in negativo, di 15 unità, conferma il trend del primo quadrimestre. La leggera inversione di tendenza registrata ad ottobre non modifica, purtroppo, la sostanza delle cose.


Non ha contribuito alla crescita della popolazione nemmeno l’apporto degli stranieri, il cui numero si è ormai da anni stabilizzato. Sono 4.583 di cui 3.202 extracomunitati e 1.381 comunitari. I nuovi arrivi, peraltro, sono quasi tutti ricongiungimenti familiari. Segno della volontà di proseguire un progetto di vita in quella che è diventata una nuova patria. 


San Donà, soprattutto, ribadisce di essere punto di attrazione per un’area che va ben al di là del Basso Piave e che ha rilievo quantomeno metropolitano. In 470, sempre nei 4 mesi a cavallo dell’estate appena trascorsa, hanno scelto di trasferire la residenza nel nostro Comune, contro 408 persone che hanno fatto la scelta opposta. Un saldo positivo di 62 unità, in crescita rispetto ai primi 4 mesi dell’anno quando l’incremento fu di 54 unità. Anticipando i dati del terzo quadrimestre, l’onda lunga si conferma, con un ulteriore saldo positivo di oltre una ventina di unità tra settembre e ottobre.


Insomma, se in 10 mesi  una qualunque città registra un attivo di oltre 140 persone nei movimenti interni della popolazione, vuol dire una sola cosa: che lì si vive bene. È evidente che chi fissa San Donà come centro della propria vita si aspetta di trovare una qualità dei servizi e del tessuto economico tale da garantire serenità a sé stesso e alla propria famiglia.


La sfida che questa amministrazione ha lanciato è quella di esaltare il ruolo di San Donà quale città magnetica, in grado di attrarre persone e risorse. Con azioni che hanno spaziato dalla difesa del nostro ospedale, forse il servizio più importante che San Donà può offrire ai propri residenti, fino ai progetti di sviluppo del centro e degli accessi alla città. E i dati ci stanno dando ragione.