Il terremoto di magnitudo 4.0 che ieri ha scosso il Nord Est dell'Italia, con epicentro sul lago di Garda, è avvenuto in una zona molto complessa da un punto di vista geologico. A dirlo, stamane, il direttore del Centro Nazionale Terremoti dell’Istituto Nazionale di Geofisica (Ingv), Alberto Michelini, che ha rilevato come il fenomeno «sia stato superficiale e sia avvenuto in una zona nella quale c’è sismicità, ma dove al momento non ci sono sciami in atto». Il terremoto è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’Ingv tra le province di Brescia e Verona ed i comuni più vicini all’epicentro sono Gargnano e Tignale, entrambi in provincia di Brescia; Toscolano-Maderno, Brenzone, Costermano, Garda, San Zeno di Montagna e Torri del Benaco, tutti in provincia di Verona. La terra, tuttavia, ha tremato anche nel veneziano e nel pordenonese. Sono state a decine le chiamate ai vigili del fuoco nella serata di ieri, soprattutto nel veronese. Il sisma, tuttavia, non ha causato danni o feriti.