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SACRARIO DI REDIPUGLIA: ATTESA PER L'ARRIVO DEL PAPA
SACRARIO DI REDIPUGLIA: ATTESA PER L'ARRIVO DEL PAPA
03/09/2014
Tra dieci giorni il Papa sarà qui a celebrare l'Eucaristia e pregare, nel ricordo dell'inizio della prima Guerra Mondiale, per tutti i caduti, per la cessazione di ogni guerra, per l'invocazione della pace: vogliamo, pertanto, dedicare questa chiesa alla pace, alla preghiera per la pace, all'implorazione per la pace. E' quanto ha affermato l'ordinario militare per l'Italia, arcivescovo Santo Marcianò, dedicando questa mattina, in preparazione alla visita del Papa del prossimo 13 settembre, l'altare della chiesa del Sacrario di Redipuglia alla Madonna Regina della Pace e ai santi, patroni d'Italia, Francesco d'Assisi e Caterina da Siena. Secondo mons. Marcianò, come ha scritto in una Lettera inviata in questi giorni ai cappellani e a tutti i militari in preparazione alla visita di Papa Francesco, "alla pace e alla preghiera per la pace tutte le chiese dell'Ordinariato Militare dovrebbero, in certo modo, essere specificamente 'dedicate'". L'ordinario militare ha ricordato anche due ricorrenze di oggi, 3 settembre: "100 anni fa, il 3 settembre 2014, a poche settimane dall'inizio della prima Guerra Mondiale, veniva eletto Papa Benedetto XV, colui il quale cercò in ogni modo di fermare la prima Guerra Mondiale con i suoi pronunciamenti, l'attività attenta della diplomazia, l'ordine di soccorrere chiunque avesse bisogno di aiuto, a qualunque nazionalità, razza, religione appartenesse". Il 3 settembre del 2000, invece, "veniva beatificato Giovanni XXIII, ora santo, cappellano militare e militare egli stesso. La sua voce si era levata molte volte per la pace: nell'Enciclica Pacem in Terris, quasi un testamento spirituale, ma anche - lo ricordiamo tutti con commozione - nell'accorato appello ai presidenti americano e russo, con il quale la sua semplice voce riuscì a fermare un conflitto che sarebbe stato devastante per l'umanità". "Sì. La pace e la Chiesa sono profondamente legate! - ha concluso Marcianò - La Chiesa opera per la pace con la sua azione evangelizzatrice, con la profezia della sua carità, esercitata verso tutti e ad ogni costo, con la forza della santità del Signore che si trasmette ai suoi figli, con la gioia della sua preghiera di cui il Tempio, dunque anche questa Chiesa, è 'casa'".