RIVISTI I CALCOLI DEL PIL

Il rapporto deficit-Pil 2013 migliora di 0,2 punti, fermandosi al 2,8%, invece che al 3,0% risultato dalle precedenti stime. E' il risultato dei ricalcoli fatti dall'Istat, in base al nuovo sistema europeo dei conti (Sec2010). In valore assoluto l'indebitamento netto si riduce di circa 2 miliardi. Livello per 2013 aumenta del 3,8% Rispetto ai dati diffusi a marzo 2014, calcolati sulla base del 'vecchio' sistema dei conti nazionali, il livello del Pil nominale per l'anno 2013 è stato rivisto al rialzo del 3,8%. Lo comunica l'Istat in base alle nuove regole. Con il nuovo calcolo, l'ammontare del Pil (prodotto interno lordo nominale) sale -rispetto alla precedente stima di 58,88 miliardi- ma il tasso di variazione annua resta sempre lo stesso (-1,9%). D'altra parte il livello aumenta per tutti gli anni considerati e quindi gli scarti tendono ad 'annullarsi'. In 2013 non cambia, -1,9% Il tasso di variazione del Pil in volume del 2013 non cambia, restando pari al -1,9%. Lo rileva l'Istat ricalcolando il Prodotto interno lordo secondo il nuovo sistema europeo dei conti nazionali. Ricalcola pressione fisco 2013 (-0,5%) a 43,3% La pressione fiscale per il 2013 si riduce di 0,5 punti percentuali, passando al 43,3% dal 43,8%. Debito 2013 cala a 127,9% Il debito pubblico 2013, ricalcolato dall'Istat, si attesta al 127,9% del Pil, da 132,6% calcolato secondo il vecchio sistema. Le statistiche relative al debito pubblico sono curate dalla Banca d'Italia e l'Istat precisa che "maggiori informazioni saranno disponibili con il Supplemento 'Finanza pubblica, fabbisogno e debito' del prossimo 14 ottobre". La precedente stima del debito 2013 risale alla diffusione dell'Istat rilasciata il 3 marzo.