REDIPUGLIA PER LA PACE
12/09/2014
Il 6 dicembre 1981 le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil, con le istituzioni italiane, slovene e austriache, organizzarono a Redipuglia una manifestazione per la pace, il disarmo e lo sviluppo. Di quell'evento è stato pubblicato un libro, edito in tre lingue (italiano, sloveno e tedesco), del quale una copia è stata donata oggi al presidente del Consiglio regionale, Franco Iacop, da Giannino Padovan, ex consigliere regionale Pci, e da Graziano Pasqual, entrambi già ai vertici della Cgil Fvg. L'occasione fu data dalla trattativa Est-Ovest a Ginevra sulla distruzione degli arsenali nucleari in Europa, "ma il nostro vero obiettivo - hanno ricordato i due promotori - era di proporre alla popolazione, ai lavoratori e ai rappresentanti delle istituzioni di riunirsi di fronte a quell'immensa gradinata per esprimere un tributo a tutti i morti della Grande guerra, indipendentemente dalla nazionalità o dalla divisa che indossarono. I dati della Questura parlarono di oltre 20.000 partecipanti, il che fece di tale evento la più imponente manifestazione fra le tante svoltasi a Redipuglia dalla fine della Seconda Guerra mondiale e sicuramente la prima, e forse unica, che riunì lavoratori e istituzioni dell'Est e dell'Ovest allora divisi". "Mi sento impegnato da questo simbolico passaggio di consegne - ha affermato Iacop - e ritengo che idealmente sia un'investitura e una responsabilità rispetto a questa iniziativa, per quanto ha rappresentato e deve rappresentare per il futuro. L'Europa non deve solo guardare ai numeri e allo spread, ma ha bisogno di rimettere al centro i temi del valore sociale, del lavoro, della solidarietà. Non si porta in giro per il mondo la pace organizzando solo missioni internazionali armate, per quanto possano essere importanti. Bisogna essere interpreti e protagonisti di valori da trasferire verso l'esterno. La manifestazione dell'81 è stata lungimirante, quasi profetica rispetto a quanto sta avvenendo in questo periodo, con il concerto per la pace alla presenza del presidente Napolitano e con la visita del Papa. Redipuglia non è luogo di esaltazione del valore militare, ma monito per ricordare il sacrificio di molti uomini. E nell'81 - ha concluso - Redipuglia era ancor più luogo simbolico, in quanto terra di frontiera". Padovan e Pasqual hanno reso noto che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, informato dell'iniziativa, ha chiesto espressamente una copia del volume, che ritiene "frutto di una così sentita collaborazione fra cittadini e istituzioni"