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MOGHERINI. L'ISIS E' UNA MINACCIA PER IL MONDO INTERO
MOGHERINI. L'ISIS E' UNA MINACCIA PER IL MONDO INTERO
20/08/2014
Mogherini: aiuti militari necessari, non soluzione - "Gli aiuti militari all'Iraq sono "indispensabili nell'immediato ma difficilmente rappresentano a lungo termine la soluzione di questa come di qualsiasi crisi". Lo afferma il ministro degli Esteri Federica Mogherini davanti alle Commissioni riunite di Esteri e Difesa di Camera e Senato. In Iraq "è a rischio la vita di civili, cristiani, yazidi, musulmani: è un dovere politico, ma soprattutto morale, rispondere a un dramma umanitario". L'Isis rappresenta "una minaccia non solo per l'Iraq, ma per l'intera regione, per l'Europa e per il mondo intero", ha aggiunto. "Non è una sorpresa, ma quello che sta accadendo in Iraq è straordinario per gravità e per l'impatto sui civili". Per rispondere alla richiesta di aiuto del Kurdistan iracheno ci siamo "impegnati a costruire una cornice internazionale a partire da quella europea" e con i principali attori della regione. Anche "i contatti con il Vaticano sono stati molto frequenti". Nel valutare "la modalità di risposta alla richiesta di sostegno militare" all'Iraq, è necessario "il quadro di riferimento internazionale" ed "è fondamentale condividere questo passaggio insieme alle Commissioni competenti" del Parlamento. Lo ha detto il ministro degli Esteri Federica Mogherini nell'informativa alle Commissioni Esteri e Difesa sulla situazione in Iraq e sul piano di aiuti militari che prevede l'invio di armi ai curdi. Pinotti: Italia pronta a fornire armi leggere - L'Italia è pronta a fornire ai peshmerga curdi "armi automatiche leggere e relativo munizionamento". Lo ha detto il ministro della Difesa Roberta Pinotti. Siamo pronti, ad un "sollecito invio di materiale militare d'armamento già in uso alle Forze Armate nazionali. Tale contributo, destinato alla difesa personale e d'area". RENZI IN IRAQ - L'Europa in questi giorni deve essere in Iraq altrimenti non è Europa. Così il premier Matteo Renzi secondo fonti governative si è rivolto al premier uscente dell'Iraq Nouri Al Maliki incontrato nel palazzo presidenziale della zona verde di Baghdad. Renzi ha espresso amicizia e vicinanza sia dell'Italia sia dell'Europa verso l'Iraq facendo presente che oggi, spiegano le stesse fonti di governo, è arrivato il sesto aereo di aiuti umanitari. L'integrità della regione e dell'Iraq, ha evidenziato il premier italiano, è fondamentale per la stabilità dell'intera area. Al Maliki che si è rivolto a Renzi in qualità di premier italiano ma anche di presidente di turno dell'Unione europea ha spiegato che il suo passo indietro è stato un atto dovuto ma ha invitato a non avere paura della democrazia in Iraq una democrazia giovane ma alla quale il popolo iracheno tiene molto. Se qualcuno pensasse che davanti ai massacri in Iraq l'Europa volta le spalle e pensa solo allo spread ha sbagliato previsione "oppure ha sbagliato semestre". Così il premier Matteo Renzi a margine dell'incontro a Baghdad con il premier Haider Al Abadi. Visita lampo del premier Matteo Renzi in Iraq, dove visiterà anche un campo profughi ad Erbil. Nella capitale irachena Renzi incontrerà il presidente Fouad Mazuum, il premier incaricato di formare il nuovo governo Haidar Al Abadi e il premier uscente Nuri Al Maliki. Il governo accelera il sostegno all'Iraq, in guerra con i fondamentalisti dello Stato islamico. Nella missione lampo, Renzi illustrerà alle massime autorità irachene e curde il piano di aiuti italiani. E nelle stesse ore, i ministri di Esteri e Difesa, Federica Mogherini e Roberta Pinotti, informeranno il parlamento, attraverso le Commissioni di Camera e Senato, sulla situazione in Iraq ma soprattutto sulle misure che l'Italia intende intraprendere per aiutare il governo autonomo del Kurdistan iracheno ad affrontare la crisi umanitaria e la minaccia dell'Isis, considerata un pericolo per tutto l'Occidente, con l'invio di aiuti militari. Si parla di circa 30 mila kalashnikov e munizioni, sequestrati negli anni '90 sulla rotta dei Balcani, fucili mitragliatori e materiale militare "non offensivo", come sistemi di comunicazione e giubbotti antiproiettili.