LA BUROCRAZIA GALOPPA

Si tratta di un'autentica beffa. Lo Stato, anziché semplificare le procedure per la partecipazione alle gare d'appalto, introduce due nuovi oneri a carico delle imprese. E' la posizione dell'Associazione Piccole e Medie Industrie del Friuli Venezia Giulia in merito alla legge sulla Pubblica amministrazione e semplificazioni approvata dal Parlamento. La normativa - ricorda l'associazione - introduce una nuova disciplina relativa alle gare d'appalto che prevede che gli enti pubblici appaltatori non possano più semplicemente escludere, al momento dell'apertura delle offerte, le imprese concorrenti che hanno reso dichiarazioni attestanti il possesso di requisiti in maniera mancante, incompleta o erronea. In tal caso le imprese sono assoggettate a una sanzione, da pagarsi all'ente appaltante (fra l'1 per mille e l'1% del valore della gara nel limite massimo di 50.000 euro), indipendentemente dall'aggiudicazione dell'appalto. "Sono costi che vanno ad aggiungersi alle tante altre spese che un'impresa deve sostenere per partecipare ai bandi di gara - conclude Confapi -. Se il legislatore voleva semplificarne le procedure, ha ottenuto l'effetto contrario di rendere più difficile la vita alle imprese in periodo di crisi".