GRADISCA, IL CIE NON RIAPRIRA'

Il Cie di Gradisca non riaprirà, e il Cara non verrà ampliato senza il parere positivo di Comune e Regione. E' quanto ribadito nel corso della seduta del Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'accordo di Schengen e di controllo e vigilanza in materia di immigrazione, presieduto dal deputato Giorgio Brandolin (Pd), che ha ascoltato la relazione del sindaco di Gradisca, Linda Tomasinsig. "Il sindaco ha esposto un'elaborata relazione sulla situazione del centro, spiegando quali sono le pressioni a cui il territorio deve rispondere - ha detto Brandolin - e a colpire i deputati è stata la notizia che a Gorizia è situato il Comitato unico del triveneto per le richieste di asilo, e quindi oltre agli ospiti della struttura, Gradisca e l'Isontino si trovano anche a dover affrontare le situazioni, spesso problematiche, di chi arriva in zona per questo". Brandolin, nel corso della seduta, ha ribadito quanto scritto dal ministro Alfano in risposta a una sua interrogazione. "Il ministro ha messo per iscritto che il Cie non riaprirà e sul Cara non si prenderanno decisioni non condivise da Comune e Regione, e questo è stato ribadito anche nel corso dell'audizione. Siamo soddisfatti - ha concluso - perché siamo riusciti a portare le esigenze del territorio a Roma, e continueremo a tenerle sotto controllo, assicurando così che nessuna decisione venga presa sopra la nostra testa".